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Produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento degli ambienti
Impianti a circolazione forzata

 

Negli impianti solari termici a circolazione forzata, il calore viene trasferito dai pannelli all'accumulo, tramite una pompa elettrica.
Di norma la pompa viene comandata da una centralina elettronica che misura la temperatura dei pannelli e quella dell'accumulo.
Quando la differenza tra queste temperature supera un certo valore, detto soglia di accensione, la pompa parte ed il calore viene trasferito dai collettori all'accumulo; la pompa si ferma nuovamente quando la temperatura dei pannelli scende e la differenza con quella dell'accumulo raggiunge la soglia di spegnimento.

Rispetto agli impianti a circolazione naturale non ci sono vincoli nel posizionamento dell'accumulo, che può essere messo in qualsiasi posto della casa.
Normalmente viene collocato nelle vicinanze della caldaia a metano in modo da facilitare i collegamenti necessari all'integrazione del riscaldamento e più in generale all'allacciamento idraulico con il resto dell'impianto.


Gli impianti solari a circolazione forzata hanno un costo leggermente superiore di quelli a circolazione naturale giustificato dalla maggiore complessità del sistema e dalla presenza di alcuni componenti aggiuntivi; in particolare e'  presente in piu' la pompa di circolazione, la centralina di controllo, il vaso di espansione e gli sfiatatori per l'aria.
Anche l'installazione e' leggermente più complessa  e per questo tipo di impianti è necessario che l'installatore sappia bene quello che sta facendo; in particolare e' importante verificare la corretta calibrazione della centralina elettronica e la presenza degli sfiatatori inseriti allo scopo di eliminare l'aria presente nei pannelli.
A questo proposito si legga l'interessante articolo presentato  da Paolo Zaniboni.

 

Una menzione particolare la meritano gli impianti a circolazione forzata a svuotamento.
In questi particolari impianti, introdotti piu' di recente, il fluido vettore viene pompato nei pannelli solari solamente quando si rende necessario il trasferimento di calore dagli stessi all'accumulo.
Quando, al scendere della temperatura nei pannelli, si interrompe la circolazione ( per esempio quando cala il sole o al passaggio di una nuvola ) il fluido vettore ritorna all'interno dell'accumulo e il suo posto viene preso dalla semplice aria ( svuotamento ).

In questo particolare tipo di impianti occorre solamente prestare attenzione nella posa dei tubi di collegamento tra i pannelli e l'accumulo.... essi devono essere posati in modo da garantire una pendenza continua senza interruzioni atta  a garantire il perfetto svuotamento del fluidi vettore alla fermata delle pompe di circolazione.
Nell' installazione di questi impianti non sono necessari gli sfiatatori per l'aria e il vaso di espansione, dato che il circuito del fluido vettore lavora a pressione atmosferica.

Anche l'accumulo di questi impianti e' necessariamente mantenuto a pressione atmosferica e per questa ragione e' la stessa acqua dell'accumulo usata come fluido vettore, mentre l'acqua sanitaria e quella del riscaldamento sottraggono calore all'accumulo grazie a delle apposite serpentine immerse nello stesso.
Dato che i pannelli solari sono vuoti in assenza di sole, non'e' necessario dotare di antigelo il fluido vettore che risulta cosi composto da semplice acqua.